L’operazione, dovuta principalmente a ragioni inerenti al passaggio al Terzo Settore, porta in dote a MIlano una sessantina di soci (nel suo “massimo fulgore” pre-Covid l’associazione di Segrate contava poco più di 100 iscritti) e una Ciclofficina attiva.

Segrate, città di 37.000 abitanti, dal 2022 è Comune Ciclabile riconosciuto con 4 bike-smiles dal progetto FIAB, ha un suo Ufficio Biciclette, una Ciclopolitana e una Ciclostazione. Come mezzi pubblici è servita dal Passante Ferroviario e nel futuro è previsto l’arrivo della Metropolitana, Linea M4 oltre che dell’Alta Velocità (ma questa è un’altra storia). Sarà interessata da due linee della rete CAMBIO di cui una – la 5 – già collega l’Idroscalo con MIlano. In un futuro non troppo distante, la strada provinciale Cassanese verrà declassificata e da “autostrada a 4 corsie” che divide la città in due parti, diventerà una strada comunale a 2 corsie con limite della velocità a 30 kmh.

Tutto bene qiundi? Vero è che chi vive le situazioni è sempre più critico di chi le vede da fuori ma di quanto sopra elencato è difficile a dirsi quello che che funzioni veramente. Molto c’è ancora da fare a cominciare dalla formazione dei tecnici comunali, al completamento del PUMS e ai collegamenti con i paesi limitrofi. La fine dello stato di pre-dissesto che ha bloccato ad oggi molte risorse finanziarie, potrebbe essere di buon auspicio.