le Colonne di San Lorenzo

Le Colonne di San Lorenzo

le Colonne di San Lorenzo

Quel che resta della città imperiale, capitale dell’Impero Romano d’Occidente. 

Una fila di colonne corinzie fra i tram e una piazza pedonale

 

Appartenute in origine (seconda metà del II secolo d.C.) a chissà quale edificio, e trasferite dopo un paio abbondante di secoli davanti alla basilica paleocristiana, congiunte in età comunale col frontone in laterizi, indi private della loro funzione prospettica dal sorgere di case e catapecchie dirimpetto alla chiesa, minacciate più volte di definitivo smantellamento per far luogo al traffico, trovarono infine giusta rivalutazione in tempi mussoliniani. Antiche, sì, ma con un’anima modernissima, armata e cementata, opera di restauro minuzioso quanto invisibile degli anni ’50 trascorsi, autore un ingegnere triestino, Egone Cegnar, che certo non ebbe le glorie dei grandi nomi, ma capacità di sorreggere le strutture più ardite o delicate: grosso modo come un dentista alle prese con le carie, solo più in grande.  Abbattuti gli stabili fra colonne e basilica (e traslocati a comando coloro che li abitavano), si regalò alla piazza una statua di Costantino imperatore, copia bronzea di un originale marmoreo sito nell’atrio di San Giovanni in Laterano a Roma.