il sito della Colonna Infame contro Giangiacomo Mora
“nome che, per un pezzo, conservò una celebrità municipale d’infamia, e ne meriterebbe una ben più diffusa e perenne di pietà”
Alessandro Manzoni – Promessi Sposi
All’angolo fra Corso di Porta Ticinese e la viuzza che porta il suo nome c’è una rientranza porticata con una targa monumento che ricorda un fatto di barbaria cieca e ignorante, perpretata ai danni di un povero barbiere, accusato ingiustamente di essere l’untore della peste. Siamo nel luogo dove c’era la sua casa e la sua bottega.
I fatti che coinvolsero Gian Giacomo Mora ebbero luogo fra il luglio e l’agosto del 1630, quando la città già da un secolo faceva parte dei domini spagnoli. Da lontane contrade era giunta – e aveva subito attecchito, passando dalla soldataglia ai civili – la peste, pronta a mietere le sue vittime a decine fra i poveri come fra i ricchi, come fra i governati.
Sapeva bene il popolo, perché lo sperimentava giorno per giorno, e lo ripetevano i più avveduti dottori del tempo, come il toccare non soltanto gli ammalati, i moribondi, i cadaveri, ma persino abiti o cose a loro appartenuti alimentasse il propagarsi del morbo; ma tant’è, fidavano nelle preghiere, ignorando il concetto stesso dell’igiene profilattica; e, incapaci di intuire come la malattia potesse trasmettersi dall’uno all’altro, immaginarono che singoli individui ungessero di proposito con pozioni pestifere mura, finestre e porte di casa, per denaro ricevuto o per ispirazione demoniaca. «Dagli all’untore!», fu il grido di donnicciole terrorizzate dalla moria; e per quel grido ripetuto di strada in strada sino a prendere forma di verità, anzi di certezza a priori, morirono di immediato linciaggio, o dopo lungo processo con torture, decine di innocenti. Di questo fu vittima il Mora, torturato e ucciso; distrutta la sua casa, al suo posto eretta la Colonna Infame. Ci vollero le parole di Pietro Verri, di Cesare Beccaria, fino ad arrivare al Manzoni, prima che il torto venisse ammesso e la memoria di quel poveraccio (e di tutti gli altri “untori”) fosse ristabilita.
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